Burkina Faso

Il Burkina Faso è uno stato dell'Africa subsahariana, con una superficie di 274.000 km² e una popolazione di circa 13 milioni di abitanti. Privo di sbocchi sul mare, il Paese confina a nord con il Mali, ad est con il Niger, a sud-est con il Benin, a sud con il Togo e il Ghana e a sud-ovest con la Costa d'Avorio.

Dapprima colonia francese, il Paese ottenne l'indipendenza dalla Francia nel 1960 e divenne Repubblica dell'Alto Volta. Il nome attuale, Burkina Faso, fu voluto il 4 agosto 1984 dal Presidente Thomas Sankara e significa “terra degli uomini integri” nelle due lingue del Paese, Mòoré e Bambara, parlate rispettivamente dall'etnia Mossi (la principale del Paese) e dall'etnia Dioula.
Il Burkina Faso è una repubblica presidenziale dove il capo dello Stato, attualmente Blaise Compaoré, resta in carica per cinque anni; il Presidente detiene il potere esecutivo e ha il potere di nominare il primo ministro. Il Parlamento è composto da 111 membri.
La lingua ufficiale è il francese.
Le città principali sono Quagadougou (capitale), Bobo-Dioulasso, Koudougou, Banfora.

Religione: circa il 50% della popolazione è di fede islamica; i cristiani sono il 30% e il resto della popolazione è costituito da seguaci delle religioni tradizionali animiste.

Gli abitanti del Burkina Faso sono chiamati Burkinabé. La popolazione si concentra nelle aree centro-meridionali del Paese. L'alto tasso di disoccupazione costringe ogni anno centinaia di migliaia di Burkinabé a cercare lavoro nei Paesi confinanti.
Il Burkina Faso registra uno dei tassi di crescita demografica più alti al mondo. La speranza media di vita non si spinge oltre i 50 anni e l'età media della popolazione è di 17 anni, con un tasso di mortalità infantile molto elevato (189/1000).
 
L'80% della popolazione occupata è dedita all'agricoltura e all'allevamento. Fra le colture principali vi sono il sorgo, il miglio, il mais, le arachidi, il riso e il cotone. L'attività agricola è minacciata costantemente dalla siccità, con una conseguente scarsa disponibilità di terreni adatti alla coltivazione (18%). Gran parte dell'economia del Burkina Faso è finanziata da aiuti internazionali. La tendenza, tuttavia, è in calo.

Dai 7 ai 13 anni vige l'obbligo scolastico. Ciononostante, e malgrado la gratuità dell'istruzione, il tasso di alfabetizzazione del Paese è molto basso, aggirandosi intorno al 28% (penunltimo nella classifica mondiale)

Nella capitale, Quagadougou, si tiene ogni anno la maggiore fiera africana di artigianato artistico tradizionale (SIAO - Salon International de l'Artisanat de Quagadougou). La città ospita inoltre annualmente il festival cinematografico FESPACO (Festival Panafrican du Cinéma et de la Television de Quagadougou). Molte delle produzioni nazionali hanno acquisito notorietà a livello mondiale conquistando anche premi internazionali.
La rete stradale e ferroviaria del Paese è molto carente.


 

Ambito del progetto:
Il Burkina Faso è il terzo Paese più povero al mondo. Gli aiuti allo sviluppo devono puntare primariamente al miglioramento delle condizioni sanitarie nel Paese. 
L'alto tasso di mortalità infantile, le conseguenze di un livello igienico insufficiente e l'alta incidenza delle malattie infettive non evidenziano solo la tragedia umana del Paese ma ne impediscono anche lo sviluppo economico.
Per il miglioramento della situazione sanitaria in Burkina Faso è necessario innanzitutto un cambio di mentalità della popolazione locale, con il superamento degli schemi di azione tradizionali.
Anche piccoli cambiamenti della realtà quotidiana della popolazione possono ripercuotersi enormemente sulla situazione igienico-sanitaria del Paese (igiene personale e degli alimenti, uso corretto dei medicinali ecc.).
Per questi motivi è assolutamente prioritario promuovere una campagna di sensibilizzazione atta a raggiungere ogni genere di persona e strato sociale, le autorità e le istituzioni riconosciute e ad intervenire sulle strutture e abitudini già radicate nel Paese, pur nel pieno rispetto delle tradizioni locali.

Iniziatori del progetto:
Il progetto nasce dalla collaborazione fra due associazioni di volontariato: la Servus e.V., che si è occupata del finanziamento delle Fasi 1 e 2, e l'associazione CrescereInsieme Onlus,  responsabile delle Fasi 3 e 4. 
Controparte locale è l'associazione Le Cartel, con sede a Quagadougou, riconosciuta sia a livello giuridico che operativo. Interlocutore diretto sul posto è il signor Luca Fusi che vive a Quagadougou, la capitale del Burkina Faso.

Descrizione del progetto:
Negli ultimi 10 anni, la campagna di sensibilizzazione si è concentrata sull'efficace strumento della rappresentazione scenica interattiva. Gli spettacoli teatrali fanno luce su diversi aspetti problematici, come l'Aids, la malaria, la diffusione delle malattie infettive, la sottonutrizione e altri, evidenziando le possibilità realmente esistenti di risolvere, o quantomeno minimizzare, questi “problemi”. La scelta di una rappresentazione scenica sotto forma di teatro interattivo è alquanto semplice: essa coinvolge infatti direttamente il pubblico e interviene su diversi piani (emotivo, estetico e intellettuale); il linguaggio è quello dei diversi dialetti locali che permette di raggiungere anche gli abitanti delle regioni più sperdute; gli spettatori hanno la possibilità di intervenire direttamente sul palco permettendo di conoscere e tenere conto dei loro punti di vista e coinvolgendoli nella campagna di sensibilizzazione volta all'ottenimento di una migliore situazione igienico-sanitaria nel Paese.

In Burkina Faso l'arte, e soprattutto la forma della narrazione e del teatro, sono da sempre impiegati come strumento di formazione morale. 
Il teatro interattivo si fonda innanzitutto su serie di studi degli ambiti problematici e delle realtà tradizionali delle singole etnie. Nell'ambito di queste indagini si cerca di instaurare contatti con le autorità riconosciute delle singole etnie (capo del villaggio, sindaco, consiglio degli anziani ecc.) allo scopo di raccogliere contenuti, aneddoti e tradizioni particolari da inserire poi opportunamente all'interno degli spettacoli teatrali. Agendo con queste modalità ci si rivolge agli individui nella loro “lingua” (intesa come summa di tradizioni, storie, stili di vita, aneddoti,...) favorendone l'assimilazione dei contenuti “didattici”, obiettivo altrimenti non perseguibile con i soli metodi di colloquio e interazione europei. 

Obiettivo del progetto:
Servendosi dello strumento del teatro interattivo, il progetto mira a sensibilizzare la popolazione sull'importanza del miglioramento della situazione igienico-sanitaria e a fare in modo che le informazioni trasmesse attraverso il teatro possano poi essere ulteriormente divulgate dalla popolazione stessa, così da promuovere un contributo diretto della popolazione al miglioramento della situazione sanitaria.

Fasi operative:
a)Fase 1: redazione di una pièce teatrale interattiva e organizzazione di una tournée in 25 località del Burkina Faso
b)Fase 2: creazione di uno spettacolo di teatro interattivo e organizzazione di una tournée in 25 scuole (superiori)
c)Fase 3: Produzione e registrazione di interventi radiofonici e loro diffusione attraverso le emittenti radiofoniche locali
d)Fase 4: Produzione e registrazione di interventi televisivi di sensibilizzazione e loro diffusione attraverso la rete televisiva nazionale